Una riflessione sull’inconsapevole consapevolezza di “natura del male”. Un lavoro diviso in un percorso di lavori che a loro volta si scompongono per mettere di fronte a “se stesso” il fruitore. Attraverso tre tematiche collegate da questo “odore di zolfo” la paura che abbiamo di noi stessi e del prossimo che porta a un degrado di convivenza sociale. L’uomo nero di cui abbiamo paura che non è altro che la nostra ombra o quella parte di noi che nascondiamo anche a noi stessi.